Presenza di Dio

Pubblicato il 20-10-2017

di Domenico Agasso

di Domenico Agasso jr - «La familiarità con Dio rende liberi. Si può parlare con lui anche in bus». Parola di papa Francesco. Per Gesù, la famiglia è composta da «coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica». Dunque, è un nucleo più grande di quello in cui si nasce.

Il Pontefice lo afferma nella Messa mattutina del 26 settembre 2017 a Casa Santa Marta. Papa Bergoglio – riporta Radio Vaticana – commenta il brano del Vangelo di Luca in cui si legge che è proprio il Signore a chiamare «madre», «fratelli» e «famiglia» coloro che lo circondano e lo ascoltano. E questo, nota Francesco, «fa pensare al concetto di familiarità con Dio e con Gesù» che è qualcosa in più rispetto all'essere «discepoli» o «amici »; non è un atteggiamento «formale», né «educato» né tantomeno «diplomatico ».

Vuole dire «entrare nella casa di Gesù... Vivere lì, contemplare, essere liberi, lì. Perché i figli sono i liberi, quelli che abitano la casa del Signore sono i liberi». Invece gli altri, «usando una parola della Bibbia, sono i “figli della schiava”, sono cristiani ma non osano avvicinarsi, non osano avere questa familiarità col Signore, e sempre c’è una distanza che li separa dal Signore». Ma familiarità con il Figlio di Dio, come insegnano i santi, significa pure «stare con lui, guardarlo, ascoltare la sua Parola, cercare di praticarla, parlare con lui». Comportarsi come lui indica, ogni giorno.

E ricordarsi sempre che la parola che proviene da lui e che è rivolta a lui, è preghiera: «Quella che si fa anche di strada: “Ma, Signore cosa pensi?” Questa è la familiarità, no? Sempre...».

Familiarità è inoltre «rimanere» in presenza di Cristo, come lui stesso consiglia nell’Ultima cena.

Lo stile di vita caratterizzato dalla familiarità con Gesù quindi non è quello apparentemente «buono» dei cristiani che però si tengono a distanza da lui, «tu lì e io qui». E allora, Francesco invita a fare come «quel cristiano, con i problemi, che va nel bus, nel metro e interiormente parla col Signore o almeno sa che il Signore lo guarda»: dimostra di sapere che Dio «gli è vicino». Ecco, «questa è la familiarità, è vicinanza, è sentirsi della famiglia di Gesù».

Bisogna dunque domandare «questa grazia per tutti noi», esorta il Papa, per «capire cosa significa familiarità col Signore ».

Domenico Agasso jr
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Rubrica di NUOVO PROGETTO

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