Mori a Madaba

Pubblicato il 15-09-2017

di Redazione Sermig

di Arsenale dell'Incontro - A luglio sono venuti all'Arsenale dell’Incontro alcuni giovani del gruppo degli amici del Sermig di Mori che da diversi mesi si preparavano a questo viaggio.
Alcune parole della Regola riassumono bene quello che abbiamo vissuto insieme: «I buoni non sono mai stranieri in nessuna parte del mondo, non sono estranei a nulla e a nessuno».
È stato bello vedere come già dal primo giorno le differenze di lingua e di Paese sono state superate dalla disponibilità di questi amici, che si sono lasciati coinvolgere dalla vita dell’Arsenale cucinando, pregando, giocando con i bambini, lavorando nel campo, osservando tutto quello che avveniva intorno a loro.

Ci hanno detto che si sono sentiti subito a casa e ce lo hanno dimostrato giorno dopo giorno, andando sempre più in profondità, mettendosi in gioco, lasciandosi interrogare dalla storia di questa terra e dal silenzio dei luoghi biblici.
Domanda dopo domanda, passo dopo passo, incontro dopo incontro questa prima impressione è diventata una certezza: se il cuore è in cammino verso il bene, ci si incontra in un attimo, al di là della lingua, della cultura e delle differenze.
E se i cuori sono giovani tutto è ancora più facile.

La determinazione e la gioia con cui questi amici hanno vissuto queste settimane hanno colpito sia i genitori dei bambini della scuola, che gli insegnanti, che i volontari dell’Arsenale.
Così ascoltando i dialoghi tra i giovani di Mori e i giovani di Madaba, in cui si sono scambiati le loro esperienze, le motivazioni che li spingono e le fatiche che incontrano, abbiamo sentito che davvero, al di là del dove, il cammino che condividiamo è lo stesso.
E noi abbiamo gioito ancora una volta di come un pugno di giovani semplici e determinati possano davvero fare la differenza.

Arsenale dell'Incontro
SHUKRAN
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

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