Il battesimo di Gesù

Pubblicato il 02-04-2017

di chiara

Chiara Dal Corso - UOVA E COLORIdi Chiara Dal Corso - L’icona del battesimo di Gesù (o Teofania) è una tra le icone più ricche di significati, una vera e propria pagina di Vangelo. Siamo lungo il fiume Giordano, si vedono i due lembi di terra-roccia come strappati e divisi nel mezzo dal fiume che diventa un baratro, pieno di acqua, simbolo antico del mare, e del male. Su una sponda sta Giovanni il Battista, vestito di pelli e con i capelli arruffati; talvolta di fianco a lui c’è una piccola pianta, con una scure appoggiata, che indica la sua predicazione e l’attesa del messia, “già la scure è posta alla radice degli alberi...”. Allunga la mano destra sul capo di Gesù, il quale umilmente si china di fronte a lui. Fra i due si svolge un muto dialogo di sguardi: “Io dovrei essere battezzato da te e tu vieni da me?”, domanda alla quale segue la mite risposta di Gesù: “Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia”.

Quale giustizia? Per amore il Creatore si sottomette alla sua creatura… In alto si vede il semicerchio azzurro-blu che indica i cieli aperti in cui spesso è disegnata una mano benedicente del Padre, dalla quale parte un raggio celeste che arriva fino a Gesù. Contiene una forma alata, come di colomba: rappresenta la manifestazione dello Spirito che discende sul Figlio. Sembra che si sentano le parole del Padre: “Questi è il figlio mio l’amato, in lui ho posto il mio compiacimento”. Eccolo lì il figlio amato, che porta giustizia: spogliato di tutto, della sua gloria e della sua divinità, del bene celeste e immerso interamente e umilmente nell’acqua, segno della sua totale immersione nel male del mondo, dei nostri peccati e delle nostre ribellioni al Padre. Un’immagine che non parla solo della sua passione e della sua morte, ma anche della sua discesa agli inferi (simboleggiati da due lembi di terra che si dividono come per un terremoto). Ma nell’acqua, Gesù non si limita ad immergersi: la sua santità unita all’offerta di sé santificano l’acqua e la cambiano da maligna in acqua benedetta, purificante.

Giovanni Raffa e Laura Renzi, Icona del battesimo di GesùLe due sponde, brulle e desertiche, indicano la terra (dov’è Giovanni) e il cielo (dove sono gli angeli), che Gesù torna ad unificare con il suo corpo, che diventa fonte di acqua nuova, viva: “Ecco l’Agnello di Dio, che porta i peccati del mondo” dirà Giovanni. Il cielo è rappresentato dagli angeli, due, tre, a volte un gruppo, che si chinano verso di lui, con le mani coperte da lembi di stoffa, in segno di adorazione.

Gesù il Figlio di Dio che ci “battezzerà in Spirito Santo e fuoco”, Gesù che cammina verso Giovanni, perché è libero, e la sua missione la compie pienamente da libero, Gesù nudo perché è il nuovo Adamo e rappresenta l’umanità nuova che rinasce nel battesimo, “dall’alto, dall’acqua e dallo Spirito”, la sua mano destra è benedicente, nel caratteristico gesto che indica le due nature e le tre persone della Trinità.

Chiara Dal Corso
UOVA E COLORI
Rubrica di NUOVO PROGETTO

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