L'ascensore

Pubblicato il 28-03-2014

di andrea

di Andrea Gotico - Bisogna ammetterlo, mi capita di andare su Facebook. Oggi ad esempio vedo pubblicata la foto di due giovani amici che presto si sposeranno. Autoscatto, chiusi dentro un ascensore in avaria, la didascalia dice: “Bloccati in ascensore a 85.000 gradi”.

Vorrei dire “mi piace”, ma non lo faccio... Vorrei commentare, ma non lo faccio... Vorrei dire loro: cari amici a volte la vita ci manda dei segnali chiari e forti, vi trovate dentro la metafora del matrimonio stesso e il destino vi ha dato la possibilità di farne esperienza prima che ciò accada. Vorrei dirti, caro Ale, il matrimonio sarà quello: un posto stretto e caldo dal quale non potrai più uscire. Non ci sarà nessun tecnico a venire a salvarti, e farà sempre più caldo... se ti volterai per cercare un tuo spazio non farai altro che vedere te stesso e la tua donna riflessi nello specchio. Poi, cari voi, presto o tardi avrete dei nani e lo spazio sarà sempre lo stesso e sarà sempre più stretto e sempre più caldo e continuerà a non arrivare nessuno a salvarvi. È inutile continuare, ma l’equazione più figli meno spazio più caldo continuerà fino a quando ci sarà spazio e oltre.

Ok, mi son divertito abbastanza e, metafore a parte, continuerete a sudare e senza potere uscire, ma… scoprirete che è meraviglioso stare chiusi là dentro e che là dentro troverete delle risorse che possono trovare solo persone sotto sforzo. Chi non fatica non vive e non scopre un bel niente, non trova NIENTE, questo è garantito. Buon viaggio ragazzi. Sarà ironico e bello, anche se come ampiamente detto... c’è da star stretti e sudare!

Orzata con latte - rubrica di Nuovo Progetto agosto-settembre 2013

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