Sirena senza coda

Pubblicato il 10-08-2012

di Simone Baroncia

di Simone Baroncia - La storia di una ragazza che non si arrende apre per noi una finestra sul mondo dell’handicap, dove ogni cosa può diventare opportunità.

“La vita sa offrire, ad osservarla con attenzione, straordinari spunti e storie meravigliose: Sirena senza coda è un romanzo che prende spunto da una di queste vicende reali, elaborata poi dalla fantasia. Nella realtà Cristina Tonelli è una ragazza cerebrolesa di 20 anni, di Fano”. Così lo scrittore e giornalista Giancarlo Trapanese, coautore con Cristina Tonelli, inizia la premessa del libro Sirena senza coda presentato a Tolentino lo scorso dicembre. Una sofferenza placentare  aveva causato una grave lesione cerebrale a Cristina. A lei i medici, poco dopo la nascita, non avevano concesso la speranza di una vita accettabile e indipendente: “Non potrà camminare, avevano detto, né forse intendere”.

Ma la famiglia non ha smesso mai di credere e di lottare. Contro tutto e contro tutti, sorretta dalla fede, da un amore immenso e da una straordinaria complicità, oltre che da una sanità che ha funzionato bene e da medici in gamba. I miglioramenti prima modesti, poi sempre più importanti, afferrati con la forza della determinazione, della speranza. Fino a che Cristina, che non può parlare, impara prima a coordinare i movimenti, poi a camminare (seppure aiutata), infine a scrivere al computer con un solo dito.

E così si scopre che dietro un fisico imperfetto c’è un cervello straordinario, che capisce tutto, impara e ha sempre seguito tutto ciò che le accadeva attorno. Una ricchezza immensa di sentimenti che trasmette tramite un linguaggio tutto suo, elaborato e studiato per compensare le difficoltà ad esprimersi in modo compiuto. Così Cristina vince nel 2008 un premio giornalistico riservato alle scuole, firmandosi “Sirena senza coda” per non farsi identificare e avere ipotetici vantaggi dal suo stato.

Giancarlo Trapanese racconta: “Nasce così Sirena senza coda un romanzo elaborato da Cristina e da me, che ha trovato l’attenzione di una grande casa editrice nazionale. Una storia - ambientata a Rimini e con nomi diversi - che parte dalla sua vicenda personale e poi diviene romanzo per riflettere sulle cose della vita e dell’handicap, sul valore dell’esistenza e sulla felicità, con Cristina che ha voluto fortemente questo grande impegno per dire a tutti di non fermarsi alle apparenze, di non giudicare dall’aspetto esteriore, che c’è sempre una possibilità.

Quello che Cristina fa sognare a Gemma, la protagonista del romanzo, una ragazza come lei. Quello che possiamo in fondo sperare tutti se sapremo tornare alla cultura del sentimento. La sua vita è fatta di amore, di dedizione della famiglia: quasi un miracolo nel suo miglioramento, ma soprattutto nella profondità del suo sentire della sua gioia di vivere”. Sirena senza coda (Vallecchi ‘09) è un libro appassionante, che racconta la vita dei genitori e dei figli visti con gli occhi vitali di Cristina/Gemma.

La vita genera vita. Il libro dà linfa al lettore, lo introduce in una realtà diversabile e lo invita a confrontarsi seriamente con la vita, senza indulgere a patetismi.


Speciale – Il DNA della SPERANZA 6 / 8
Potremmo chiederci quale significato la nostra cultura dà alla speranza. Sicuramente: sopravvivere alla fame o alle catastrofi, un posto di lavoro, la salute, una vincita, una vittoria politica... Ma anche le riflessioni della filosofia e della teologia, che puntano lo sguardo oltre l’immediato. Le risposte sono tante quante le attese che ci portiamo dentro. Noi abbiamo scelto di parlare della speranza partendo da fatti concreti della vita, da testimonianze che raccontano come si può trasformare il negativo in positivo, come sprigionare le risorse che sono a disposizione dell’uomo. Senza dimenticare che la responsabilità di portare alla luce una situazione imprigionata dal buio è personale. Siamo come delle candele che aspettano di essere accese per essere e fare luce. E lasciarsi consumare attraverso le carità, attraverso la compassione, attraverso l’aiuto agli altri.

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