MEDIO ORIENTE ''TERRA AMICA''

Pubblicato il 08-09-2011

di Redazione Sermig

Dal 27 dicembre al 3 gennaio 2007, giovani provenienti dal Libano, da Israele, dalla Palestina, si riuniranno all’Arsenale della Pace per tracciare insieme le linee di un Medio Oriente non più terra di odio, ma “Terra amica”.



Quanti uomini devono ancora morire prima che diciamo “Basta guerra!”?
Noi tutti, gente comune, popolazioni coinvolte nel tragico conflitto in Medio Oriente, giovani, vogliamo che quel momento sia adesso.
L’Arsenale della Pace, luogo di preghiera, accoglienza, incontro fra culture e fedi diverse, dal quale sono partiti progetti di sviluppo e missioni di pace per i cinque continenti, ha nei giovani e nei loro sogni di pace il suo punto di forza.
Partendo dai giovani desidera portare un contributo alla situazione di grave conflitto che persiste in Medio Oriente.

Abbiamo invitato perciò all’Arsenale della Pace giovani libanesi, israeliani, palestinesi, giovani di tutte le fazioni, di tutte le religioni, di tutte le etnie, insieme a giovani italiani per cercare con il dialogo una via alla pace. Tracceremo insieme le linee di un Medio Oriente in pace. Non più terra di odio, ma “Terra amica” dove israeliani, palestinesi, libanesi possano vivere in pace all’interno dei propri confini, nella sicurezza e nel rispetto reciproco, modello di pace e convivenza per tutto il mondo; dove non ci siano più campi profughi, dove la scuola, il lavoro, la salute, lo sviluppo siano un diritto per tutti, e nessuno sia più costretto a scappare dalla propria terra per motivi religiosi o politici.

Il frutto della riflessione con e tra questi giovani potrà essere un segno di speranza da far conoscere anche ai loro governi e agli organismi internazionali. Questi giorni vissuti insieme saranno un “anticipo” della pace comune.
Si sta costruendo un mondo in cui la logica dell’odio e della violenza rende sempre più ciechi. Ma noi non ci rassegniamo alle guerre, alle ingiustizie, alla fame: esse non sono inevitabili. Il nostro desiderio è che i credenti tornino a Dio, che i laici tornino all’eticità, e che insieme portiamo pace e giustizia, cementate dal perdono. Sogniamo che i figli di questa terra, carica di conflitti e di odio, possano gettare quei semi di pace che i loro padri non hanno saputo o potuto piantare. Non è da pazzi pensare che il mondo possa vivere in pace, è da pazzi pensare che possa continuare a vivere in guerra.

Ernesto Olivero e i Giovani della Pace

La nostra filosofia sulla pace

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