Villagio di giustizia

Pubblicato il 26-01-2024

di Roberto Lerda

«Quando ho sentito le urla ho avuto paura, però non ci ho pensato un attimo perché quando senti una persona che sta male o che ha bisogno per me è impossibile stare fermi». Potrebbe essere il sottotitolo dell’antica parabola del samaritano che soccorre un uomo ferito per strada; invece è storia di oggi. Circa due mesi fa Giulia Leone, una studentessa siciliana a Bologna per motivi di studio, ha soccorso una sua coetanea aggredita da due uomini che cercavano di violentarla. Con coraggio e determinazione si è lanciata in difesa della ragazza, coinvolgendo anche altri passanti e costringendo gli uomini alla fuga. Il gesto è da lei stessa descritto con disarmante semplicità: «È stata un’esperienza molto segnante, ma stare lì e confortarla è stato naturale; mi piacerebbe che fosse così per tutti, sempre».

Guardarsi attorno, non voltare lo sguardo davanti alla violenza, osare esporsi non sono certamente temi facili da affrontare, ma è l’unica via per costruire realmente un mondo più giusto. Per questo motivo il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha deciso di premiarla consegnandole la medaglia al merito civico “Giorgio Guazzaloca” con queste parole: «È un esempio di persona che non si è girata dall’altra parte e ci ricorda quanto Bologna non debba cedere all’indifferenza ».

Oggi al centro del dibattito pubblico c’è il tema della violenza e in particolare di quella piaga sociale – ancora purtroppo estesa – che è la violenza sulle donne. Penso che l’esempio di Giulia Leone e di tante e tanti come lei che non si girano dall’altra parte sia una risposta necessaria e forte. Serve educazione, serve amicizia, serve una giusta compagnia, serve prudenza e serve coraggio, ma soprattutto serve un “villaggio di giustizia”: un luogo in cui ognuno faccia la sua parte non è un’utopia, è possibile, ma bisogna volerlo e farlo crescere insieme, a partire dai piccoli gesti quotidiani! Come succede spesso, qualcuno deve iniziare e il suo esempio può incoraggiare anche i più deboli, per avere un passo comune e camminare tutti verso la stessa meta.
 

Roberto Lerda
NP dicembre 2023

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