Tripla

Pubblicato il 23-11-2023

di Gianni Giletti

RANDY NEWMAN – IT’S LONELY THE TOP

Grande grande artista, colonne sonore a paccate (17 Nomination all’Oscar, 2 vittorie), una dozzina di dischi, decine di artisti che hanno rifatto i suoi brani. Qui riarrangia solo con piano e voce (30 anni dopo) uno dei suoi brani più famosi e, devo dire, mi impressiona. Impressiona la voce, roca ma terribilmente efficace, mi impressiona il pianismo mentre canta, anomalo.

Ma soprattutto, mi butta giù di testa l’intro di solo piano iniziale, tutto tranne che scontata, con accordi talmente storti che ti fan tenerezza. Granitico

JEFF HEALEY BAND – WHILE MY GUITAR GENTLY WEEPS

Chitarrista funambolico, mancato circa quindici anni fa a 41 anni per un tumore, ci regala qui una coverona di George Harrison, dandole una nuova faccia, grazie all'inventiva e al sound immaginifico della sua chitarra.

Cieco dall'età di tre anni, si inventò una modalità originale di suonare la chitarra e si ritagliò una grande attenzione dell'ambiente musicale con il primo album See the light (1988).

Tocco sopraffino, musicalità travolgente, idea musicale intelligente per una cover di grande impatto come questa: non l'ha stravolta, ma non l'ha fatta uguale. Rip

STING – COME DOWN IN TIME

Che bella questa cover di Elton John, Sting qui raggiunge un vertice per quanto riguarda l’arrangiamento, davvero strabiliante proprio perché scarno rispetto all’originale, ma molto intenso e musicale. L’arrangiatore vero difatti usa più la gomma che la matita. Il brano poi è già stupendo di suo, però penso che questa canzone sia un esempio di cover più bella dell’originale.

Gianni Giletti

NP Ottobre 2023

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