Passerelle

Pubblicato il 15-10-2023

di Michelangelo Dotta

Di solito i mesi estivi contrassegnati dalla migrazione di milioni di italiani verso le località turistiche per godersi il meritato e spensierato periodo di vacanza, segnano un'accentuata flessione nei quotidiani consumi televisivi. La testa è altrove, si resettano pensieri e preoccupazioni e il tubo catodico resta spesso muto e chiuso in casa a ribollire nell’afa. Solo il magico appeal dei diversi TG resta pressoché invariato, i fatti del giorno sono il pane quotidiano cui gli italiani non sanno rinunciare: sarà vezzo, fame di informazione, culto del pettegolezzo o pura e semplice abitudine, ma l’appuntamento della sera resta un cult da generazioni.

La guerra in Ucraina e le giustificate preoccupazioni che desta con il nuovo blocco delle esportazioni di grano hanno da più di un anno un posto fisso in scaletta, l’Italia prima arsa da Caronte e poi flagellata da una grandine in grado di danneggiare le turbine, bucare le ali e costringere un Boeing 767 a un atterraggio di emergenza, in assenza di notizie clamorose dell’ultimo minuto, apre in copertina ogni telegiornale, ma la vera novità/rivelazione di ogni edizione, è l’immagine dei politici dell’attuale governo. È evidente che, rispetto a quelli passati più o meno balneari, la compagine attuale punta decisamente su un look molto più sobrio e istituzionale, con la calura estiva l’attività politica sembra aver subìto un’impennata in netta controtendenza con il periodo di rilassatezza, premier e ministri vengono intercettati e riproposti puntualmente al lavoro su diversi tavoli nazionali e internazionali in un susseguirsi di iniziative, vertici ad alto livello e proposte che non conoscono apparentemente nessuna tregua estiva, abiti inappuntabili in primis. Solo Salvini va quotidianamente in video esibendo camicie sudaticce e sbottonate, perennemente “in movimento” inseguito dalle telecamere e dai suoi fedelissimi procede con il passo trafelato di che è costantemente impegnato e ci tiene molto a farlo notare mentre spara nella calura estiva le sue annuali proposte di condono per rendere più felici e leggere le vacanze dei tanti evasori che lo votano.

Sembra la solita passerella per la televisione, la fotografia in posa per tranquillizzare e rassicurare il grande popolo degli elettori, ma con qualche vezzo in più rispetto alle passate stagioni; il governo del fare è obiettivamente riuscito a costruirsi e guadagnarsi una ribalta mediatica proprio nel periodo critico dello sbragamento massimo, a porsi nella giusta prospettiva di chi aspira e può dare il buon esempio senza farlo pesare… resta da augurarsi che non sia solo una buona operazione di marketing televisivo, e che alle tante parole possano seguire concreti fatti.


Michelangelo Dotta
NP agosto / settembre 2023

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok