Lavoro nero

Pubblicato il 08-05-2021

di Renata Busettini

Non è la baraccopoli di una grande metropoli. Borgo Mezzanone è una frazione di Manfredonia, in provincia di Foggia: un agglomerato abusivo di baracche e di ripari di fortuna abitati da una umanità dolente. Sono gli immigrati, gli invisibili disposti a lavorare nelle campagne a meno di tre euro all'ora. Ci sono luoghi in Italia dove lo sfruttamento è eletto a sistema. Borgo Mezzanone è uno di questi.

 

 

Il ghetto di Borgo Mezzanone (FG). Brima proviene dal Gambia. Ha soli 20 anni ed è arrivato in Italia quando era ancora minorenne. Nel ghetto si occupa di cucire e rammendare i vestiti logori dei suoi compagni.

 

 

Hashim Mohammed è nigeriano. Si sofferma a parlare con noi delle miserevoli condizioni in cui sono costretti a vivere.

 

 

Akim si è inventato una specie di laboratorio per riparazioni. Aggiusta di tutto soprattutto biciclette.

 

 

Michel è sempre stato interista anche quando in tempi lontani viveva nella sua terra natia: il Camerun.

 

 

Assima è in Italia dal 2007, con i pochi soldi messi da parte ha aperto un piccolo ristorante all'interno del ghetto. Fornisce piatti tradizionali a prezzi accessibili per gli abitanti del campo.

 

 

Nardò - Campo di accoglienza della Croce Rossa in zona Boncuri. Bara Osseini non riesce a risparmiare nulla per se stesso.
Ogni volta che si ritrova un po' di euro li spedisce alla sua famiglia in Burkina Faso.

 

 

 

Foto di Max Ferrero e Renata Bussettini

NP febbraio 2021

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