La spiritualità dell’Incarnazione

Pubblicato il 11-08-2012

di p. Piero Buschini

di p. Piero Buschini - Gesù è il modello a cui tendere per farci uomini.



Bambina indonesiana regge un bambinelloCerchiamo, in occasione dell'inizio dell'Avvento, di far emergere il senso cristiano del Natale. Ci aiutano due testi: la lettera agli Ebrei (10,5-10) e il vangelo di Luca (1,39-48), che orientano la nostra attenzione sui protagonisti del mistero: Gesù, che si fa uomo e inaugura un nuovo stile di umanità e di religiosità, e Maria, che ci viene presentata come modello di fede che si traduce in servizio.

La Lettera agli Ebrei ci rivela il cuore di quella che possiamo chiamare la spiritualità dell'Incarnazione. La lettera attribuisce queste parole di Gesù rivolte al Padre: "Non ti piacciono i vecchi sacrifici rituali, vuoi piuttosto una vita tutta impegnata a fare la tua volontà". Queste parole cambiano il nostro orizzonte religioso. Esse definiscono la religione nuova che si rende visibile in Gesù: l'impegno, cioè, di orientare tutta la vita, che si esprime nei gesti quotidiani, alla realizzazione del modello di umanità che ci viene proposto da Dio.

L'autenticità della vita di fede non privilegia più, ormai, momenti religiosi, gesti rituali spesso logorati e svuotati dall'abitudine e quindi tali da impoverire le grandi attese dell'uomo, ma si esprime nella vita reale, affrontata con uno spirito di servizio fraterno e di solidarietà.
L'autenticità cristiana si ricongiunge così con le speranze più vere dell'uomo, dalle più semplici e quotidiane, fino ai grandi progetti sociali e politici, costruiti in profonda sintonia con i valori evangelici di verità e di solidarietà, di una giustizia, cioè, più grande di quella degli uomini della legge.

È facile esemplificare con citazioni bibliche questa religione alternativa.
Possiamo dire con Isaia che "vera religione è essere attenti agli altri, mostrare loro comprensione e amore, Una ragazza consola l'amicafermarsi accanto all'uomo che soffre e offrirgli la nostra simpatia e il nostro aiuto, dividere il pane con l'affamato, dare ospitalità ai senza tetto, sconfiggere la prepotenza e l'oppressione".
Con Maria possiamo dire che la fede invita a "far fallire i progetti dei prepotenti e a schierarsi dalla parte dei poveri" (così recita il Magnificat).
Questa è la nuova religiosità suggerita dal mistero dell'Incarnazione: vivere la fedeltà a Dio nella difficile condizione dell'uomo d'oggi, senza facili evasioni nel ritualismo e nello spiritualismo.

Farsi uomo, vivere pienamente la propria vocazione di uomo, diventa la prima fedeltà alla volontà di Dio, il primo impegno religioso del cristiano.
Gesù ci è dato non come vittima per un sacrificio rituale, cioè per un gesto religioso capace di placare la Divinità offesa dal nostro peccato, ma come il modello più alto di umanità. Un modello che chiede anche sacrifici, dove, però, la parola sacrificio perde il suo significato rituale, per assumere quello umano, coraggioso, di impegno controcorrente per vivere nella verità.

La esemplarità di Gesù non è più di tipo religioso, ma di tipo etico. Gesù, cioè, ci insegna a realizzare il nostro incontro con Dio non più compiendo riti simbolici, ma facendo la volontà del Padre, realizzando cioè il modello di umanità che ci viene presentato dal vangelo. Il luogo privilegiato di questo incontro con Dio, allora, non è più il tempio con i suoi riti, ma la comunità come luogo di discernimento e, in ultima istanza, la coscienza, dove si decidono le scelte vitali.

Distribuzione di un pasto caldo agli indigenti


Fare la volontà di Dio, in concreto, è il coraggio di liberarci dal nostro egoismo per favorire la crescita di tutti, il coraggio di essere solidali con chi soffre, è la sete di giustizia di chi non si accontenta della pura osservanza della legge, ma sa contestare il mondo disumano che ci assedia, è la capacità di affrontare anche l'incomprensione e l'ostilità degli uomini per salvare la coerenza con la propria coscienza. Questa è la religiosità nuova che emerge dall'Incarnazione.

Possiamo dire che, dopo l'Incarnazione, la vocazione cristiana è nel coraggio di chiederci se il nostro modo di vivere dentro la logica di certi schemi sociali non sia strutturalmente contro l'uomo. Allora vita cristiana vuol dire rimettere l'uomo al primo posto, prima del denaro, dell'efficienza produttiva, del potere, del sesso.
Vivere la spiritualità dell'incarnazione vuol dire rimettere in questione molte nostre abitudini, ripensare, in radice, la nostra vita e prendere l'impegno di fare di essa un cammino di verità, perché i gesti religiosi, da soli, non bastano più a dare l'illusione di essere onesti, tanto meno di essere fedeli al vangelo.Cerezo Barredo, Magnificat

Anche la figura di Maria, l'altra protagonista del Natale, ci aiuta a vivere seriamente la nostra fede. In lei vediamo la speranza audace di una storia nuova, finalmente segnata dalla giustizia, come appare dal "Magnificat". E tuttavia in Maria questa speranza rivoluzionaria non diventa ideologia violenta, ma vicinanza umana, che si traduce in gesti quotidiani di servizio alla cugina Elisabetta che attende un figlio.
È la rivoluzione, oggi così necessaria, dei piccoli gesti di vera solidarietà.

I testi della liturgia ci guidino alla comprensione del mistero dell'Incarnazione e ci aiutino a rinnovare la nostra religiosità, mettendo insieme il sogno audace di un mondo più umano e i piccoli gesti della solidarietà di tutti i giorni.

Piero Buschini

 

Sono usciti nel mese di ottobre 2010, editi da Effatà, due nuovi testi di Padre Buschini:
Copertine del libro MEDITARE IL NATALE MEDITARE IL NATALE
Commento alle letture festive del tempo di Natale
Copertine del libro QUANDO LA PAROLA SCALDA IL CUORE QUANDO LA PAROLA
SCALDA IL CUORE

Commento alle letture festive dell'anno A
Entrambi i libri, editi da Effatà Editrice, sono disponibile nelle principali librerie cattoliche e sono anche acquistabile online.
 
 
Copertine del libro QFATEVI UN BUON CONCETTO DI DIO È stato recentemente pubblicato il libro "Fatevi un buon concetto di Dio", che raccoglie materiale di un corso di esercizi spirituali tenuti da Padre Piero Buschini.

Pensati originariamente per una comunità di religiose, possono tuttavia rappresentare un valido aiuto per tutti coloro che vogliono intraprendere un cammino di crescita nella fede. Temi delle sette "giornate" di esercizi sono la vocazione, la preghiera, il peccato e la misericordia di Dio, la vita religiosa, l'Eucaristia, il dono dello Spirito, il discernimento...
Il libro è edito dalla Elle di Ci, è disponibile in tutte le principali librerie cattoliche ed è anche acquistabile online sul sito della casa editrice. 

 

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