KENYA: scuola primaria gratuita

Pubblicato il 31-08-2009

di sandro



"Il nuovo governo del Kenya, eletto di recente, dovrà collaborare con la Chiesa Cattolica e le altre chiese per adempiere alle proprie promesse elettorali di provvedere, gratuitamente, all'educazione scolastica primaria", ha detto la commissione per l'educazione della Conferenza Episcopale del Kenya.

... Kizito Sesana

La Coalizione Nazionale dell'arcobaleno (NARC) - entrata in carica il 30 dicembre 2002, ponendo fine ad una supremazia dell'Unione Nazionale dell'Africa Kenya (KANU), che durava da 39 anni - si è impegnata a rendere gratuita l'educazione primaria. Il presidente Mwai Kibaki ha destinato 30 milioni di dollari per l'iniziativa.

Nelle prime settimane del nuovo anno, migliaia di bambini ed i loro genitori sono corsi alle scuole pubbliche di quartiere, causando disordini. Nella zona attorno a Kivuli, dove vivo, è stato commovente vedere bambini eccitati mano nella mano dei loro genitori, anch'essi eccitati mentre li portavano alla scuola pubblica per la prima volta nella loro vita. Alcuni avevano più di 12 anni.

Si stima che siano 3,3 milioni i bambini che hanno dovuto lasciare la scuola negli ultimi anni, perché i loro genitori non potevano pagare le tasse scolastiche. La frequenza alla scuola primaria è scesa dall'85% di due decenni fa a circa il 58% di oggi. Il Kenya ha 17.000 scuole primarie, di cui più della metà lavora al di sotto della propria capacità.

La legge suppone che la scuola primaria sia gratuita, ma quando, 10 anni fa, il governo KANU ha disatteso le proprie promesse educative, i genitori dovevano pagare per la costruzione e la manutenzione delle scuole, i libri di testo, ed in alcuni casi anche lo stipendio degli insegnanti, ha detto Augusta Muthigani (segretaria per l'educazione della Conferenza Episcopale del Kenya).

La chiesa può essere veramente d'aiuto nel gestire l'ultimo aumento della frequenza, ha detto Muthigani. Le chiese possono offrire le loro sale e le altre attrezzature, come classi extra, possono organizzare turni di studenti mattutini e pomeridiani fino a che le scuole non siano aumentate. Muthigani è ottimista circa la possibilità di un miglioramento nel sistema educativo della nazione.

L'arcivescovo di Nairobi Raphael Ndingi mi ha detto che è ancora presto per dire se e come il nuovo governo porterà a compimento le sue promesse elettorali. Esse includono: combattere la corruzione, ristabilire l'economia, provvedere assistenza sanitaria, privatizzare un certo numero di istituzioni pubbliche, e creare posti di lavoro. "Per raggiungere questi obiettivi il governo deve abolire la corruzione non favorendo certi individui o gruppi. La persona più importante del paese è il cittadino, non il governo."

L'arcivescovo Ndingi ha anche richiamato i fedeli ad "assistere il governo in ogni modo per abolire la corruzione". Ha evidenziato il caso recente di un gruppo di passeggeri in un minibus che ha convinto un poliziotto corrotto a restituire una tangente presa dall'autista.
Le speranze sono alte, sta al nuovo governo realizzare le proprie promesse.

Kizito Sesana







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