Il muretto

Pubblicato il 22-07-2016

di Alessandro del Gaudio

di Alessandro Del Gaudio - 1988. Sembra secoli fa, quando ancora tredicenne mi sembrava che tutto andasse bene: c’erano soldi, la musica alla radio sapeva di corse in moto e amori ai confini del mondo, Hollywood produceva film innovativi che avrebbero fatto storia.

Leggendo Il muretto – graphic novel di Céline Fraipont e Pierre Bailly – scopro che Rosie, la protagonista, aveva la mia età e se la passava un bel po’ peggio, con una madre scappata a Dubai e un padre in perenne trasferta per lavoro. Non so spiegarmi perché certe storie debbano cominciare male e se possibile continuare ancora peggio, ma sembra che ai lettori piaccia e in effetti ho divorato le quasi duecento pagine del fumetto in un’oretta scarsa. Rosie ha un suo fascino, anche se ama ogni tanto sprofondare in bagni caldi da cui è tentata di non riemergere più, o non esce di casa senza prima aver infilato una bottiglia di whisky nello zainetto.

Capita persino che, tradita dalla sua migliore amica, quella che da bambina giocava con lei a innalzare montagnole di sassi, cerchi consolazione nella solitudine e lì le capiti, invece, di incontrare Jo il ribelle, che spaccia, ruba, ma vede in lei un riscatto tardivo. E per proteggerla la invita a tornare a casa, da suo padre, da ciò che le resta, prima di andarsene, nell’unico modo in cui si va via, nell’unico modo in cui si parte per davvero, per sempre.

Il muretto è una storia commovente che lascia l’amaro in bocca, ma solo un attimo prima di farci assaporare una punta di panna e miele.

Céline Fraipont, Pierre Bailly 
Il muretto Eris 
Edizioni, 2014

 


Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

 

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