I giovani sono al centro

Pubblicato il 10-01-2018

di Redazione Sermig

Sono tante le cose che mi piacciono di questa grande casa: le decine e decine di persone che ci entrano ogni giorno, la bellezza, i simboli, la storia che sta dietro ad ogni mattone. Una storia che parla di mura convertite, di persone cambiate, di un arsenale di guerra trasformato in Arsenale della Pace.

Ma la cosa che più di tutte amo è che i giovani sono al centro. Sì, proprio quei giovani che la società si diverte a definire "svogliati, bamboccioni, persi". Amo vedere che c'è chi non si ferma davanti a questa definizione.

Ho incontrato giovani che hanno voglia di fare, che si rimboccano le maniche senza riempirsi la bocca di parole vuote, che si prendono responsabilità. Giovani che hanno voglia di relazioni vere, giovani credenti o non credenti che cercano di dare un senso alla propria vita, giovani che vogliono essere la forza dell'oggi e del domani ma che chiedono consiglio alla saggezza di chi ha più anni sulle spalle, consapevoli che il futuro non si può costruire da soli. Mi è venuta voglia di provare ad essere come loro.

In questi pochi anni di campi e visite all’Arsenale della Pace ho scoperto tante cose: ora so che la coerenza è difficilissima ma ha la forza di essere più convincente di qualsiasi discorso, che i giovani hanno fame di ideali realizzabili, che le amicizie vere e profonde si nutrono di progetti condivisi e di grandi obiettivi.

Ho sperimentato che i giovani sbagliano e cadono: è normale, è giusto, fa parte del percorso di ognuno; quando ci si rialza, però, che meraviglia. Ho imparato che le utopie rimangono tali fino a quando qualcuno non prova a realizzarle nel proprio metro quadrato e che essere buoni, gentili, positivi non significa essere stupidi o illusi. Ho imparato che mettere la propria faccia su alcune convinzioni è difficilissimo (la gente ti giudica!) ma è in fondo il modo più semplice per essere almeno un pochino se stessi.

E, cosa forse più importante, ho imparato che la felicità a poco prezzo non esiste: è una conquista che richiede fatica.

Chiara Vitali (Bonate BG)


Giovani ai campi invernali

 

 

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