Dalla paura alla fiducia

Pubblicato il 20-01-2016

di Rosanna Tabasso

Il nostro sogno è quello di un mondo senza armi, senza guerra, fame, odio… L’abbiamo tradotto nel titolo #untemposenzavoi, dove voi sta per tutto ciò che di brutto vorremmo cancellare dalla faccia della terra. Se vince l’odio, se vince la logica dei muri e delle armi, abbiamo perso tutti. Ma noi siamo convinti che esiste una via d’uscita, esistono strumenti diversi dai muri e dalle armi per affrontare le difficoltà della vita, le tensioni, i conflitti.



Nel deserto della nostra vita di oggi, si leva una voce. E ci dice che esiste un’altra via, diversa da quella della paura, della chiusura, dell’odio. È la voce di Dio, che da sempre parla nel cuore dell’uomo per indicarci la strada dell’amore, del farsi prossimo.

Facendosi uomo, Gesù, il Figlio di Dio, è venuto a incontrarci e a regalarci il suo sguardo sulla realtà. La gente guardando Gesù vedeva prima di tutto una persona ricca di umanità che sapeva prendersi cura di altri uomini, che sapeva restituire a chiunque la dignità di figlio di Dio e la pienezza di vita. Che non respingeva i peccatori, che non si faceva mettere in difficoltà dai sapienti del tempo perché aveva ben chiaro il progetto del Regno di Dio, aveva un pensiero forte, che esprimeva in modo semplice e diretto. Che non invitava a isolarsi dal mondo ma a essere “sale della terra” e “luce del mondo”.

Se diamo fiducia a Gesù, se accettiamo la sua proposta di uscire dalla chiusura dettata dalla paura, entriamo in una mentalità nuova: l’altro non è più un nemico, è un fratello, uno a cui aprire la porta. L’incontro con l’altro, a lungo termine, si dimostra l’arma più potente di tutte. Per questo Dio l’ha scelta per incontrare l’uomo e la propone anche a noi. Gli Arsenali e le nostre stesse vite sono diventati luoghi di fraternità, porte aperte a tutti. Anche a chi è diverso da noi, a chi ha una fede o un’opinione diversa dalla nostra.

La fiducia in Gesù non è un’appartenenza che divide: è il motivo per essere pienamente uomini e donne e prenderci cura degli altri uomini e donne. Il nostro essere cristiani non ci ha mai chiusi dentro un recinto, ci ha stimolati ad aprirci ad oltranza nei confronti di chiunque. Ci ha insegnato a passare dalla paura alla fiducia.

Dalla rivista Nuovo Progetto

Rosanna Tabasso

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