La stola di Papa Giovanni al cittadino onorario Olivero

Pubblicato il 29-04-2015

di Redazione Sermig

L'ECO DI BERGAMO - di Diana Noris

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"Non ho mai pensato di farmi prete, ma questo dono mi fa riflettere"

Sorride emozionato Emesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino, mentre indossa la stola appartenuta a Papa Giovanni XXIII.

Prima di recarsi al teatro Donizetti dove,con una seduta straordinaria del Consiglio comunale gli è stata conferita la «cittadinanza onoraria Giovanni XXIII»

Olivero ieri ha fatto tappa a Sotto il Monte. Lì, il cardinale Loris Capovilla lo ha omaggiato di un dono prezioso, la stola di Papa Roncalli. Poi, sul palco, il suo primo pensiero è «per i giovani, in particolare per quelli della 1aH del liceo Mascheroni, che mi hanno scritto una lettera che mi ha emozionato moltissimo». E racconta come a un certo punto della sua vita decide di svestire i panni del bancario per «costruire un mondo di pace», intervenendo in situazione di carestia, povertà e guerra: «Per molti anni ho fatto la vita da invisibile, mai avrei pensato di parlare al pubblico o di prendere un aereo spiega Olivero, appena rientrato dalla Terra Santa e sempre in volo, tra i suoi Arsenali della Pace, dal Brasile alla Giordania. Ma con le cose di Dio è così, ti trovi in mezzo senza avere mai iniziato». Olivero racconta di come sia possibile «riscoprirsi fratelli attraverso il dolore», di come «tra i bambini che giocano non si capisca chi è cristiano o musulmano». E poi l'invito ai tanti ragazzi presenti in sala, a «fare giustizia nel nostro piccolo e nel nostro cuore».

La presidente del Consiglio comunale Marzia Marche ricorda il senso della cittadinanza onoraria Papa Giovanni XXIII, «simbolo di pace, diventata una necessità viste queste guerre del mondo globale». Il sindaco Giorgio Gori descrive Olivero come «una delle grandi figure di pace del nostro tempo, che forse gli italiani non conoscono abbastanza». La storia del Papa è ripercorsa da don Ezio Bolis, direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII: «Una delle eredità più preziose che ci consegna San Giovanni XXIII è la cultura della pace». Poi ricorda l'enciclica «Pacem in terris» e il messaggio di pace ripreso a Pasqua da Papa Francesco. «Una sfida - dice - ripresa da Olivero e dal Sermig ».

Olivero sarà di nuovo a Bergamo il 17 maggio, alle 15,30, per il festival Fare la Pace, nell'incontro Servitori del presente. Eredità cristiana e umanesimo civile, organizzato alla Domus di piazza Dante con la Fondazione Mia.

di Diana Noris / L'eco di Bergamo

 

 

 

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