Arsenale dell’Incontro

Pubblicato il 31-08-2009

di sandro


Il 20 luglio scorso tre ragazze della fraternità del Sermig sono partite per la Giordania per prepararsi all’apertura dell’Arsenale dell’Incontro di Amman. Attualmente il loro principale impegno è imparare la lingua, conoscere la cultura locale, inserirsi nel lavoro che da tempo la Chiesa di Amman sta svolgendo per l’apertura del Centro Regina Pacis-Arsenale dell’Incontro del Sermig.

... Rosanna Tabasso

Abiteranno e animeranno la vita di questa casa, insieme a giovani volontari giordani, cercando di essere un segno di semplicità, di disponibilità, di servizio verso tutte le componenti del tessuto sociale e religioso giordano.
Abbiamo atteso lungo tempo prima di accettare l'invito del Vescovo Monsignor Selim Sayeg che ha creduto in questo progetto e lo sta portando avanti con una dedizione straordinaria, poi abbiamo detto di sì perché abbiamo sentito che questo invito veniva da Dio. Dalla posa della prima pietra, nel settembre 2001 ad ora, è stata fatta molta strada: la costruzione è stata ultimata ed è prossima all'inaugurazione, sono stati creati comitati di appoggio a questo progetto in tutte le zone pastorali della Diocesi, sono stati coinvolti giovani e volontari disposti a collaborare.
L'Arsenale dell'Incontro-Regina Pacis accoglierà disabili e portatori di handicap oggi decisamente abbandonati a se stessi; accoglierà i più poveri, sia cristiani che musulmani e offrirà loro cure e formazione professionale. Il centro è stato realizzato con molta attenzione: piscina, palestra, ambulatori medici, laboratori per l'avviamento al lavoro.
E' stata realizzata anche un'ampia zona di accoglienza per giovani giordani che qui si impegneranno nel servizio dei più disagiati e nella loro formazione. Vorremmo che questa casa fosse anche frequentata da giovani italiani e di altre nazioni, per offrire loro l'opportunità di conoscersi e incontrarsi. L'Arsenale vuole contribuire concretamente al dialogo, iniziando dai giovani: smantellare i pregiudizi, non pensare alla diversità di cultura come ad un ostacolo all'incontro, accogliersi e operare così concretamente per la pace.
E' molto bello che tutto questo avvenga in Giordania, paese fondamentale nella costruzione del dialogo e per la convivenza tra i popoli del Medio Oriente, un paese da conoscere per la sua cultura, per la ricchezza dei suoi preziosi tesori storici ed artistici, un paese dove la popolazione musulmana e cristiana convive pacificamente nel rispetto reciproco.
Per sostenere materialmente e spiritualmente l'Arsenale dell'Incontro e favorire l'amicizia tra giovani italiani e giordani, si è pensato di creare il gruppo "Amici della Giordania".
Nello spirito della restituzione, amici della Giordania sono tutti coloro che adottano nel loro cuore e nella preghiera l'Arsenale dell'Incontro e si impegnano a sostenerne le attività e le iniziative. Si fanno promotori di scambi culturali e formativi, promuovono pellegrinaggi verso i luoghi biblici, si impegnano anche a far conoscere presso la cerchia dei famigliari e degli amici le attrattive turistiche, archeologiche e paesaggistiche della Giordania, donano all'Arsenale dell'Incontro disponibilità materiali, spirituali, culturali, lavorative, esperienza tecnica. Il loro contributo può essere per un periodo o una tantum. Può consistere anche nella donazione di una "giornata di lavoro" settimanale o mensile, per chi lo desidera a favore di uno specifico intervento su alcuni degli ospiti accolti. E' uno dei mille modi per partecipare a quello che il Vescovo Mons.Selim Sayegh ha definito "un SI' divino che trasformerà tutta l'attività pastorale della Chiesa in Giordania.".
Rosanna Tabasso

 

 

 

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